Il Geco Leopardino
Classificazione scientifica
REGNO: Animalia PHYLUM: Chordata CLASSE: Reptilia SOTTOCLASSE: Lepidosauria ORDINE: Squamata SOTTO ORDINDE: Sauria INFRAORDINE: Gekkota FAMIGLIA: Eublepharidae SOTTO FAMIGLIA: Eublepharinae GENERE: Eublepharis |
In terrario
Il fotoperiodo adatto ai leopardini può anche essere quello naturale offerto da una finestra ma si può anche usare una lampadina, meglio se a risparmio energetico, regolata da un timer. Lampade UVB non sono necessarie.
Il substrato più pratico e sterile sono i fogli di giornale o carta assorbente, un giusto compromesso fra estetica e igiene è possibile grazie all’utilizzo di un tappetino di erba sintetica. |
In rack
Per allevare numerosi esemplari il metodo più utilizzato è quello di usare dei Rack System, dove è possibile sfruttare al massimo lo spazio e ridurre l’ingombro. I rack sono composti da vasche di plastica spesso trasparenti, esse sono arredate in modo essenziale con una tana umida nella parte fredda e 3 ciotole per acqua, cibo e calcio. |
Il substrato più utilizzato è la carta assorbente.
Le vasche devono essere precedentemente forate per il corretto ricircolo dell’aria. Le temperature per l’allevamento in rack sono le stesse che si utilizzano per l’allevamento in terrario. |
E' possibile stabulare insieme due o più esemplari nella stessa vasca\terrario?
I leopardini sono animali che spesso vivono in gruppo, condividendo nascondigli e tane, due maschi nella stessa vasca non vanno tenuti a causa di pesanti lotte, anche le femmine potrebbero lottare per il territorio, ma questo accade meno di frequente e di solito usano convivere pacificamente.
in base alle dimensioni a disposizione, è possibile quindi inserire in un unico ambiente un maschio e tre, quattro femmine, qualora questi abbiano raggiunto una maturità sessuale (peso ed età), è consigliabile unire animali di sesso differente nel periodo dell'ovulazione in modo che la femmina sia più ricettiva verso il maschio evitando possibili lotte.
Inoltre, è bene inserire nello stesso terrario gechi che abbiano la stessa stazza in modo da evitare competizioni alimentari dove l'animale più debole potrebbe non alimentarsi in maniera adeguata.
L’alimentazione
Il geco leopardino è un animale insettivoro e l’alimentazione per essere ottimale deve essere molto varia.
Gli insetti comunemente utilizzati per l’alimentazione dei leopardini sono grilli, tarme della farina, camole del miele, kaimani, blatte e bachi da seta; è importante integrare i pasti con del calcio+D3 due volte a settimana.
Il geco leopardino è un animale insettivoro e l’alimentazione per essere ottimale deve essere molto varia.
Gli insetti comunemente utilizzati per l’alimentazione dei leopardini sono grilli, tarme della farina, camole del miele, kaimani, blatte e bachi da seta; è importante integrare i pasti con del calcio+D3 due volte a settimana.
Dismorfismo sessuale
Nei maschi fin da un mese dopo la nascita sarà possibile osservare una specie di V rovesciata nei pressi della zona cloacale, quando un leopardino raggiunge i 20g di peso i caratteri sessuali sono formati e si possono notare due sacche contenenti gli emipeni nei maschi e una zona piatta nelle femmine.
È possibile distinguere un maschio da una femmina anche dalla misura del cranio che per i maschi è di circa 3cm mentre per le femmine si ferma ai 2,5 cm. Inoltre il corpo di un maschio sarà più lungo con 13 cm di lunghezza coda esclusa contro gli 11cm delle femmine.
È possibile distinguere un maschio da una femmina anche dalla misura del cranio che per i maschi è di circa 3cm mentre per le femmine si ferma ai 2,5 cm. Inoltre il corpo di un maschio sarà più lungo con 13 cm di lunghezza coda esclusa contro gli 11cm delle femmine.
La riproduzione
Il geco leopardino è riproducibile quando la femmina supera i 55g di peso e i 12 mesi d’età e il maschio supera i 50g di peso e i 10 mesi d’età. Si consiglia di introdurre la femmina nel terrario del maschio in modo che l’odore del maschio, presente nell’ambiente, possa indurla a desistere più facilmente. |
La stagione riproduttiva va da marzo a settembre ma può variare da femmina a femmina.
Per capire se una femmina è gravida basterà sollevarla delicatamente e osservare il ventre che dalla seconda settimana dopo l’ovulazione e l’accoppiamento inizierà a mostrare delle masse globose biancastre. Dopo circa 4 settimane dall’accoppiamento la femmina cercherà un luogo dove deporre, di solito si usa la tana umida come camera di deposizione ma subito dopo le uova dovranno essere tolte e incubate. |
Le uova sono grandi circa 2,5 cm di lunghezza e 1,5 cm di larghezza, appena deposte devono essere spostate in una incubatrice dove le condizioni di temperatura e umidità saranno stabili e controllate.
Per incubare si utilizzano delle scatolette di plastica, forate o non, dove, su un apposito substrato di perlite o vermiculite misto ad acqua in proporzione 1:1, verranno adagiate le uova.
La temperatura di incubazione influisce sia sul sesso del nascituro che sulla durata dell’incubazione, infatti incubando a 31°c si avranno quasi esclusivamente maschi con una durata di incubazione circa pari a 35-40 giorni mentre incubando a 27° si avranno quasi esclusivamente femmine con una durata di incubazione di circa 60-70 giorni.
Che morph acquistare?
i leopardini hanno una genetica molto vasta che permette la realizzazione di diverse morph. Un geco va scelto in base ai propri gusti o in base ad un progetto, nonché in base al vostro portafogli.
Nulla è vietato, l'unico accorgimento che si può fare è quello di non crossare due linee di albinismo differenti, queste non sono compatibili fra loro e porteranno alla nascita di animali con het per il doppio albino la cui prole sarà difficile da distinguere.
Realizzato da Gabriele Marcone
Riferimenti:
Wikipedia
Il geco leopardino: il genere Eublepharis di Emanuele Scanarini & Mauro Grano
Riferimenti:
Wikipedia
Il geco leopardino: il genere Eublepharis di Emanuele Scanarini & Mauro Grano